Cosa sono le Blue Zones?

Le zone blu sono delle specifiche aree del mondo in cui le persone vivono più a lungo e in modo più sano.
A coniare il termine blue zone sono stati due studiosi, il demografo belga Michel Poulain, ricercatore dell’università di Tallinn in Estonia, e l’epidemiologo sardo Gianni Pes dell’università di Sassari.

le-5-blue-zones

Loma Linda

California

Nicoya

Costa Rica

Ogliastra

Sardegna

Icaria

Grecia

Okinawa

Giappone

Loma Linda

California

Nicoya

Costa Rica

Ogliastra

Sardegna

Icaria

Grecia

Okinawa

Giappone

Attraverso numerose ricerche e studi approfonditi, nel 2000 Poulain e Pes identificarono alcuni villaggi nell’area montuosa dell’Ogliastra in cui viveva un numero di centenari decisamente superiore alla media. Per segnare quest’area sulla cartina, Poulain e Pes usarono un pennarello blu. Da qui derivò il nome di questa e altre zone speciali del mondo.

Successivamente Poulain e Pes, in collaborazione con il giornalista e saggista del National Geographic Dan Buettner, individuarono altre blue zone: l’isola di Ikaria in Grecia, l’sola di Okinawa in Giappone e la penisola di Nicoya in Costa Rica.

Oltre alla longevità, ciò che colpisce di questi luoghi è la qualità della vita dei loro abitanti e il fatto che la demenza senile sia praticamente inesistente. Le Blue Zones non sono solo luoghi dove le persone vivono più a lungo, ma dove si ha una vita attiva, partecipativa e percepita come degna di essere vissuta.

Studiando a fondo l’alimentazione, la qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo, le relazioni sociali e ogni altro aspetto della vita nelle blue zone posso dire che esistono tratti comuni riassumibili in due punti cardine: vivi una vita semplice e semina amore intorno a te. Questo è ciò che mi hanno insegnato le persone che ho conosciuto negli anni e con le quali ho stretto un sincero rapporto di amicizia.
MICHEL POULAIN

Poulain ha identificato sette elementi di grande rilievo che accomunano tutte le zone blue e che potrebbero essere quindi i fattori determinanti dietro al fenomeno della longevità.

Questi sono: condurre una vita semplice, mangiare cibo locale, coltivare forti relazioni famigliari e sociali, nutrire la propria spiritualità, rimanere attivi, rispettare il Pianeta e avere sempre uno scopo di vita.

Il team di studiosi ha effettuato delle ricerche per identificare i fattori comuni tra tutti i luoghi visitati.

Hanno individuato sette caratteristiche che possono essere definite le sette regole per una vita lunga e sana:

1.
Muoversi in modo naturale
Le persone più longeve del mondo non vanno in palestra e non corrono maratone ma hanno uno stile di vita che li spinge a muoversi naturalmente. Per esempio lavorando all’aperto, coltivando l’orto o il giardino andando a piedi a fare la spesa, usando le scale e mantenendosi il più possibile attivi.

2.

Trovare il proprio scopo

Gli abitanti di Okinawa lo chiamano “Ikigai”, quelli della penisola di Nicoyani “plan de vida”. In entrambi, i casi si può tradurre con: “il motivo per cui mi alzo la mattina”, ad esempio, coltivare quotidianamente le proprie passioni. Avere una comprensione del proprio scopo nella vita può aggiungere fino a sette anni all’ aspettativa di vita.

3.

Rallentare i ritmi
Anche chi vive nelle Zone Blu sperimenta lo stress ma hanno imparato alcune buone abitudini per gestirlo. Per esempio, gli abitanti di Okinawa prendono ogni giorno qualche minuto per ricordare i loro antenati, gli ikariani fanno un pisolino e i sardi fanno l’happy hour.
4.
Usare la regola dell’80%

Prima di ogni pasto, gli abitanti di Okinawa pronunciano il mantra confuciano “Hara hachi bu”, che ricorda loro di smettere di mangiare quando lo stomaco è pieno all’80%.
Quel 20% può fare la differenza tra perdere o guadagnare peso.

5.
Mangiare i prodotti della propria terra
Una dieta basata soprattutto su prodotti locali stagionali, a carattere prevalentemente vegetale e ricca di legumi, tra cui le fave, i fagioli, la soia e le lenticchie.
6.
Avere fede
La maggior parte degli anziani intervistati nelle blue zone dichiara di coltivare la spiritualità, di avere fede e di credere in qualcosa di più grande, anche se non necessariamente in una religione strutturata.
7.
Coltivare forti relazioni familiari e sociali

I centenari di queste zone hanno spesso una forte attenzione alle loro famiglie e una connessione profonda con loro.
Le relazioni sociali positive possono aiutare a ridurre lo stress e a promuovere la salute mentale. Infine, avere una vita sociale attiva e soddisfacente può contribuire a prevenire problemi di salute come la depressione e l’isolamento sociale.
Gli abitanti di Okinawa, per esempio, hanno creato i “moai”, gruppi di cinque amici che si sono impegnati a sorreggersi e frequentarsi a vicenda per tutta la vita.

🎁IN REGALO PER TE

Scopri i 7 principi delle blue zone e come applicarli per migliorare la tua vita quotidiana!